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Doveva essere l'anno scorso, quando, in una mattina di maggio ... a due passi da Roma, lungo la Via Sublacense, tra le cime dei monti Simbruini,
all’ingresso degli Altipiani di Arcinazzo, in una distesa di grandi prati fioriti ...
visitai un sito archeologico di grande interesse, una costruzione molto vasta: la Villa di Traiano
Già all’epoca dell’antica Roma gli Altipiani rappresentavano una meta di villeggiatura, oltre ad essere un nodo di comunicazione verso altre località della zona.
Il ritrovamento su alcuni tubi di piombo, che dovevano appartenere alle condutture del complesso, recanti il nome dell’imperatore Marco Ulpio Nerva Traiano ... e l' opus mixtum, tecnica edilizia tipica dell’età traianea, hanno portato ad attribuire questa villa al grande Traiano ....
Consentirebbero di attribuire i resti della villa, di cui rimangono ora solo le rovine, a Traiano anche le testimonianze di celebri autori, tra cui Plinio il Giovane, che ci raccontano come l'imperatore fosse amante dei monti e dei boschi e particolarmente dedito alla caccia.
In epoca romana, qui si potevano trovare diverse specie animali: probabilmente, è questo uno dei motivi che portò Traiano a scegliere gli Altipiani di Arcinazzo per la sua residenza estiva
articolo proveniente da "Foto-Arte-Fatte"
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